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Lunedì, 29 Aprile 2024
Le Storie

La leggenda dello scarpariello. A Brescia rilanciano la pasta dei calzolai napoletani

La prepara un pizzaiolo campano emigrato a Brescia. Ma un tempo era prerogativa delle mogli dei calzolai dei Quartieri Spagnoli, dicono

Pochi ingredienti, tanta maestria e sapori ben famigliari alla cucina Mediterranea, pasta, pomodoro e formaggio, hanno fatto dello scarpariello una ricetta vessillo della cucina napoletana in Italia, dove ormai si può trovare anche fuori dai soliti radar. Non la considereremo una semplice pasta al pomodoro, anche se questa ricetta primordiale è ormai diventata l’ossessione degli chef, che l’hanno variata all’infinito, ma comunque una sua parente stretta.

Come nasce lo scarpariello? La leggenda della pasta dei calzolai

Leggenda narra che questa ricetta sia nata all’interno dei famosi Quartieri Spagnoli di Napoli, dove risiedevano molte botteghe di scarpari, ovvero calzolai. Il piatto sarebbe stato preparato soprattutto il lunedì, con ingredienti di recupero dei sughi della domenica, con la pasta o il pane, oppure il formaggio che i clienti utilizzavano come moneta di scambio per servizio dei calzolai. Ancora leggenda vuole che fossero le mogli degli scarpari ad aver ideato la ricetta, da servire ai mariti che di mestiere lavoravano proprio le scarpe dopo aver racimolato i rimasugli della dispensa, da cui il nome “pasta del calzolaio”.

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Come si preparano i paccheri allo scarpariello

La ricetta si distingue da una semplice pasta al pomodoro soprattutto per la presenza del formaggio in mantecatura, che rende la salsa di pomodoro ancora più densa e filante. Molti ormai associano questo sugo ai paccheri, un formato di pasta identificativo e con una lunga cottura, ma nulla vieta di utilizzare anche altre tipologie, sia lunghe che corte che spezzate come nel caso della genovese, come presumibilmente si è sempre fatto. Dopo aver preparato il sugo, anche con pomodorini interi oltre alla salsa, si può unire il formaggio grattugiato e mantecarlo con la pasta, per poi finire con altro formaggio e basilico a piacimento. È una ricetta elementare, abbastanza economica (la storia, vera o finta che sia, su questo dice il vero) e molto veloce da preparare.

I paccheri allo scapariello che diventano virali

Ciro di Maio con la sua versione dei paccheri allo scarpariello

L’ha realizzata sui suoi canali social anche Ciro Di Maio, proprietario della pizzeria San Ciro a Brescia dove propone pizza e cucina della stretta tradizione campana. Sul suo canale Tik Tok, il video postato con la ricetta servita nella cialda di pane, “che ricorda la pignatta con cui i calzolai si portavano il cibo in bottega” ha accumulato oltre 2 milioni di visite, più di tutte le altre ricette. “I Paccheri allo Scarpariello sono l’emblema della cucina povera, che però ha dentro tutti i gusti migliori della Campania” ha commentato Di Maio “Quando ho proposto la ricetta, raccontata in stretto napoletano, non immaginavo tanto successo. La bellezza di questo piatto è che è figlio della cultura del riuso degli ingredienti poveri, che uniti insieme creano ricette che il mondo ci invidia”. Ecco quindi la ricetta di Ciro di Maio.

Ingredienti per 4 persone
400 gr di paccheri 
Pomodorino del Piennolo (600 grammi)
Formaggio grana grattugiato
Pecorino romano dop
Olio extravergine d’oliva dop campano
Sale q.b.
2 spicchi di aglio
Prezzemolo
Peperoncino
Abbondanti foglie di basilico fresco

Preparazione
Far soffriggere in un fondo d’olio gli spicchi di aglio. Aggiungere i pomodori, il basilico, il prezzemolo, il peperoncino e un pizzico di sale. Lasciar cuocere a fuoco lento il sugo mentre si cuoce la pasta in un’altra pentola. Amalgamare il sugo col formaggio (lontano dal fuoco) e aggiungere la pasta al sugo ottenuto, per l’ultima cottura. Come decorazione, basilico e ancora grana.

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